Era nell’aria da un pezzo, la cometa aveva indicato la direzione e tutti già stavamo seguendo la sua scia. E poi il giorno è finalmente arrivato: Jeff Bezos ha sparato in un giorno solo quattro colpi che probabilmente riecheggieranno a lungo e lasceranno un segno indelebile nella ancor breve storia dei dispositivi di lettura digitale, e-ink e tablet.
Ma facciamo ordine: con un comunicato breve e sobrio quanto efficace, Jeff Bezos dà al mondo la notizia dell’uscita dei “fantastici 4” della Amazon: il nuovo Kindle a 79 dollari, i due Kindle Touch (il wi-fi a 99 $ e il 3G a 149) e, dulcis in fundo, il più atteso, quello che già viene ritenuto il game changer e il più accreditato sfidante dell’iPad, il Kindle Fire, il tablet Amazon all’incredibile (ma nemmeno troppo, vedremo dopo) prezzo di 199 $.
Una rapida carrellata di ciò che si è già scritto e detto in proposito? Volentieri: qui potete vedere in anteprima la pubblicità del Kindle Fire, mentre qui il Guardian fa una rapida disamina d’insieme dei fantastici 4. Infine, per una valutazione, anche tecnica, più approfondita (con tanto di video del lancio ufficiale dei device) è d’obbligo l’articolo di Mashable e l’analisi del Kindle Fire apparsa sul sito di 40K
Da parte mia, come possessore di Kindle 3 da esattamente un anno e 20 giorni posso fare solo alcune personalissime considerazioni:
1. Con il nuovo Kindle a 79 $ Amazon abbatte la barriera non solo dei 100 $, ma degli 80, per un device e-ink, e sicuramente sfonda una barriera creandone a sua volta un’altra, assai ardita quanto significativa.
2. Con i due Kindle Touch sfida a viso aperto e con la sicumera di chi sa che avrà la meglio, il Nook di Barnes & Nobles, gettando un’esca quasi irresistibile per tutti coloro che non avevano ancora scelto l’e-reader della Amazon quasi solo per la mancanza di questa caratteristica (il touch, appunto).
3. Il Kindle Fire è sicuramente una mossa che darà fastidio all’iPad ma personalmente sarei cauto sotto questo punto di vista: il prezzo anche in questo caso fa sicuramente fragore, ma se si analizzano le caratterische del tablet Amazon si comprende un po’ di più il perché di tanta differenza con il giocattolone della Apple: schermo più piccolo (solo 7 pollici), touch a due dita e non a dieci, nessun dispositivo ottico (macchina fotografica o videocamera) nessun microfono e nessun media slot, funzionalità online solo tramite Wi-fi. Per di più, una batteria che non sembra superare le 8 ore. Così quei 199 dollari (comunque un prezzo molto molto competitivo) si spiegano un po’ di più, un po’ meno invece il gridare al probabile “ammazza i-Pad”.
Le vere novità, come sottolinea Mashable, sono l’affidarsi al Cloud attraverso il web browser Amazon Silk, nonché a mio parere l’entrata ufficiale nel businees del prestito digitale (di cui già aveva parlato in Guardian in un articolo da me citato qualche post fa).
Sicuramente tutti questi fattori ed elementi, nel loro insieme, portano alla formazione di un nuovo “lessico dell’editoria”, per dirla alla maniera di Giuseppe Granieri che ne parlava qualche giorno fa, accennando giustamente – e la mossa odierna di Amazon lo conferma una volta di più – che a Natale tutti gli e-reader probabilmente costeranno meno di 100 dollari.
E questa, in definitiva, è la chiave più efficace per aprire definitivamente le porte alla lettura digitale. Sotto questo punto di vista Amazon e i suoi Kindle rappresenteranno sicuramente un fattore di accelerazione determinante, se non decisivo.