Già altre volte ho detto che la lettura su ereader mi ha permesso di conoscere autori ed editori che altrimenti nel mondo degli atomi sarebbero relegati in pochi centimetri quadrati di qualche angolo remoto della libreria, praticamente invisibili a Dio e agli uomini. Per non dire dell’assenza di recensioni che diano loro una minima chance di essere conosciuti al di fuori della ristretta cerchia di amici e parenti a cui di solito si limiterebbero le vendite.
Con il digitale però la situazione cambia: il libro non è più su uno scaffale a tre metri d’altezza ma sullo stesso piano dei libri Mondadori, Adelphi, Feltrinelli; l’autore e l’editore hanno la possibilità di farlo conoscere tramite i social network chiamando a raccolta i loro seguaci, o trovando spazi (digitali) e idee per convogliare l’attenzione sull’opera da promuovere e soprattutto diffonderla in modo capillare e mirato.
Allora è proprio vero che il digitale aiuta i piccoli editori, e in che modo?
L’ho chiesto ad Andrea Malabaila, giovanissimo e intraprendente fondatore e direttore editoriale di Las Vegas Edizioni, casa editrice di cui ho già parlato tempo fa in un’intervista con il suo addetto stampa Carlotta Borasio.
Ad Andrea ho fatto alcune domande miranti soprattutto a capire qual è il rapporto del suo marchio con i social media, in quale modo li usa un piccolo editore e con quale riscontro.
1) In quali social network è presente Las Vegas edizioni e da quando?
Il primo SN a cui ci siamo iscritti, fin dalla nascita della casa editrice nel 2007, è stato MySpace, ma ora abbiamo cancellato il profilo. Ora siamo presenti su Facebook, con più di 1200 iscritti, su Twitter, su aNobii.
2) Che riscontro avete, in termini di followers e interazione?
aNobii ci serve soprattutto per catalogare i nostri libri a uso e consumo degli utenti. Su Facebook abbiamo un buon seguito e possiamo comunicare in tempo reale con tutti coloro che vogliono essere aggiornati sulle novità.
3) Gestite la vostra presenza nel web solo per la promozione dei vostri libri o fate altro?
Il web ci serve come cassa di risonanza per tutte le nostre attività, anche quelle collaterali, come l’organizzazione della fiera dell’editoria indipendente di qualità Vento Letterario. Abbiamo un blog collegato al sito www.lasvegasedizioni.com su cui teniamo traccia di tutta la rassegna stampa, degli appuntamenti e delle novità in cantiere. Siamo sempre aperti a sperimentazioni. Ad esempio, un paio di anni fa abbiamo fatto una presentazione su Second Life.
4) Quanto secondo te contribuisce questa presenza alla visibilità di Las Vegas, anche onsiderando quella che avrebbe senza il web?
Molto. Senza Internet ci conoscerebbero in pochissimi e forse non mi sarei nemmeno imbarcato in questa avventura. Il web ti permette di arrivare a un pubblico potenzialmente infinito. Il difficile rimane il passaggio dal “ti conosco e ti seguo” al “compro i tuoi libri”, che è molto meno scontato di quanto potrebbe apparire, nonostante la possibilità di acquistare anche dal nostro sito o sulle librerie on-line.
5) Iniziative e idee future?
Stiamo lavorando sugli e-book, tenendo una politica di prezzi decisamente rivoluzionaria rispetto agli standard delle grandi case editrici. Vorremmo sfruttare al massimo questa nuova opportunità per far conoscere i nostri libri e crearci una nicchia di mercato. Da qualche tempo abbiamo messo uno dei nostri titoli, “Viva Las Vegas”, in download gratuito e la risposta è stata eccezionale. E’ un momento di grandi cambiamenti, bisogna imparare a combattere con nuove armi e noi vogliamo essere in prima linea. Poi cerchiamo di sfruttare al meglio le fiere a cui partecipiamo, da Torino a Roma.
P.S.: Se altri piccoli editori vogliono partecipare ad una chiacchierata simile, invito a contattarmi (vedi pagina INFO ), sarò lietissimo di ospitarli nel mio blog.