Da qualche giorno il mio Kindle è di nuovo “congelato” (frozen, si dice così quando si blocca e rimane un’immagine fissa sullo schermo) e il fatto è coinciso con un mio breve viaggio a Londra, in cui ho portato con me i cari buoni vecchi libri di carta, che saranno ingombranti e pesanti ma almeno non vanno in panne piantandoti in asso in maniera improvvisa quanto imprevedibile.
Dunque, ritorno al cartaceo e alle relative considerazioni, visto che era davvero da un bel po’ di tempo che non rimettevo mano ad un libro in carta e colla. E le considerazioni sono state quelle previste e già altrove espresse, da me come da altri.
I PRO DELLA CARTA
– Non c’è dubbio che percorrere il testo è molto più agevole su carta, dove è possibile “viaggiare” per le pagine, sfogliarlo per vedere quanto manca o per riv
edere un passo qualche paragrafo prima, tornare indietro o sbirciare avanti. Insomma, il testo è sicuramente più gestibile, lo si percorre attraverso tutte le sue diramazioni, scorciatoie, sensi unici e inversioni, cosa che con un ebook ancora è molto difficile, o meglio pochissimo pratico.
– Se nel testo ci sono tavole (non dico illustrazioni, ma anche solo diagrammi, tabelle, cose così) sicuramente la carta le rende più leggibili. Questo a meno che non abbiate un ereader di grandi dimensioni (il Kindle DX, diciamo) o un tablet, ma comunque rimane il fatto che la carta anche in questo caso segna un punto a suo favore.
– Ovviamente la carta non ha problemi di “freeze” e la cosa peggiore che possa capitare è, al limite, un errore tipografico (pagine non stampate o stampate male) o di rilegatura (due pagine incollate una all’altra), casi comunque piuttosto rari.
I PRO DELL’EBOOK
– L‘ingombro è il primo che viene in mente e devo dire che, sperimentandolo in viaggio, l’ho sentito più di ogni altro aspetto, perché i du
e soli libri cartacei che avevo mi hanno appesantito e occupato la valigia più di tutte quelle decine che ho nel maneggevolissimo Kindle.
– Il fatto di poter ingrandire i caratteri è uno di quegli aspetti inizialmente sottovalutati, ma chi usa molto un ereader sa bene quanto sia una funzione utile e pratica, e comunque la si rivaluta immediatamente quando hai poi a che fare con testi cartacei a corpo 9.
– Nonostante le critiche che ho letto nei confronti della tastiera del Kindle, rimango del parere che le annotazioni sono più agevoli da fare che nel cartaceo: con un ereader non hai bisogno di penne né di posizioni particolari, puoi scrivere il tuo commento a margine del testo in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, senza cercare la penna o contorcerti (a volte si contorce il libro stesso) per trovare la posizione migliore e scrivere in maniera comprensibile.
Detto ciò, spero di risolvere al più presto questo problema che si sta protraendo un po’ troppo (temo di dover sostituire il device, ma ancora quelli della Amazon mi chiedono di riprovare a rianimarlo), perché la carta è comoda sì, ma quando ci si abitua al digitale la sua mancanza si fa comunque sentire.
Meglio passare a cose più interessanti, dopo una latitanza che mi ha fatto accumulare un po’ di arretrati sulla scrivania.
Inizio con i due più importanti appuntamenti in programma nell’immediato futuro:
uno è l’imminente If Book Then, che si svolgerà il prossimo 3 febbraio a Milano. Su Apogeo una bella intervista a Marco Ghezzi fa venire ulteriormente voglia di andarci (come se fosse poca, almeno da parte mia che però – ahimé – non potrò esserci).
L’altro è la mostra-convegno Ebook Lab Italia (Rimini, 3-5 marzo), anche questo un evento imperdibile per gli appassionati, gli addetti ai lavori o semplici curiosi del libro digitale.
Ma molti altri sono gli appuntamenti interessanti e qui trovate un calendario che sicuramente nel tempo sarà arricchito e aggiornato.
Che poi in Italia l’ingranaggio si sia azionato in maniera penso definitiva lo dicono comunque molti indizi: per esempio la nascita di nuovi editori digitali come OkBook, che è anche una piattaforma dove sono presenti altri editori “convertiti” al digitale. Curiosa la collana dei “fingerbooks” (sottotitolo: il bello della lettura in pochi minuti) che fa tesoro di una delle nuove regole del testo digitale: la brevità.
Anche iniziative come quella di IBS Italia vanno verso una direzione simile: in questo caso si usufruisce della possib
ilità di dare un estratto (15 pagine) di un libro e si invitano i lettori a commentarlo (anche se c’è da dire che non è facile capire la bontà di un libro da così poche pagine). Gli autori dei primi 400 commenti riceveranno un codice per acquistare il libro su IBS al prezzo simbolico di 1 euro. Insomma, se lo si prende come gioco, direi che vale la candela, visto che il prezzo di copertina del libro in questione – L’allieva di Alessia Gazzola – ammonta a più di 18 euro. Da notare anche il booktrailer del libro alla pagina in questione, secondo me una manovra azzeccata che trae spunto da una pratica sorta su Youtube.
(E’ interessante constatare come, per muoversi nella Rete, anche gli editori più scafati debbano apprendere il linguaggio dei nuovi social media, rimettendosi sui banchi per imparare questa nuova grammatica a loro ignota prima d’ora. Un gesto d’umiltà che ancora non tutti sono disposti a fare)
– Un’altra iniziativa che mi sembra degna di nota è quella che vede uniti un blog letterario – il notevolissimo www.librisulibri.it – e una delle realtà più interessanti, a mio parere, del nuovo panorama editoriale digitale italiano, cioè
la casa editrice 40K. Le ragazze di librisulibri hanno trovato talmente bello un libro edito da 40k (Il vicino responsabile di Jacob Appel) che hanno voluto lanciare un concorso: chi scriverà la recensione più originale del suddetto librino avrà in omaggio 3 ebook dello stesso editore.
A sua volta, 40K lancia un’offerta su tre suoi titoli, di cui ben due di Jacob Appel: l’offerta è valida fino alla mezzanotte di domenica, perciò se siete interessati, affrettatevi!
Infine, una bella notizia, questa volta da oltreoceano, anche se nel web le distanze non contano: chi come me ama TED e le sue interessantissime conferenz
e non potrà che gioire nel sapere che sono usciti i primi tre TEDBooks (e Amazon li propone nella collana Kindle Single), libri di meno di 20mila parole ciascuno. Non sapete bene l’inglese? Niente paura, se avete il Kindle (e non vi si è congelato, come il mio) potete installare anche il dizionario inglese-italiano, oltre che usare quello della Oxford già compreso!